I nostri nonni partivano da casa per andare in pellegrinaggio alla Madonna del Sasso di Locarno e alla Madonna dei Miracoli di Morbio Inferiore. Per qualche motivo che non conosciamo il santuario della Madonna dell Natività della Vergine di Castelletto a Melano come la Madonna d'Ongero a Carona non hanno avuto lo stesso seguito popolare anche se rimangono luoghi devozionali molto sentiti. Il Cammino Mariano è una bellissima tradizione ticinese riproposta però in un formato ancora più slow. Non dimentichiamoci che ogni anno per la festa della Madonna di Morbio viene promosso un pellegrinaggio a piedi notturno. Nel caso del Cammino Mariano è un suggerimento di percorso con delle tappe. Le tappe non sono statiche, Ognuno di noi si muove secondo i suoi ritmi. C'è chi lo finisce in 3 giorni e chi in 7 giorni. L'importante non è l'arrivare primi. Il significato più profondo è una riflessione del corpo verso l'anima di mettersi in marcia verso l'assoluto accompagnati dalla Madre di Dio per non perderci per strada. Il cammino si svolge su sentieri e strade del Canton Ticino. Esistono alcuni dislivelli che richiedono maggior impegno. La tappa da Melide a Carona per poi proseguire fino alla vetta del San Salvatore e la discesa a Paradiso. La tratta di salita al convento del Bigorio come la discesa verso Mezzovico passando per i monti di Brena. La discesa da Rivera a Quartino sulla vecchia via Montecenerina essenda tutta in sassi nonstante sia breve richiede impegno. Quasi tutte le chiese e punti di interessi sono raggiungibili con i mezzi di trasporto pubblici, oppure con una breve camminata per chi comunque desiderasse scoprirli senza porter fare il cammino. Le indicazioni dei percorsi a piedi che siano su sentieri o strada in Ticino sono eccellenti.
Il cammino mariano è un cammino alla scoperta del nostro lato mistico portandoci all'incontro della presenza dell'infinito di Dio in ognuno di noi. L'esperienza non è per i frettolosi. Tutto inizia dalla preghiera, il rosario ci aiuta a prendere il cammino dalla via giusta. L'esperienza spirituale è un lavoro di una vita intera che ci porta a scoprire i lati più nascosti del nostro essere, la presenza di Dio dentro di noi e la sua proposta per la nostra vita. Il cristianesimo praticato correttamente non è solo una serie di riti per assolvere ai precetti come facevano i farisei, ma bensì un modo di vita che va oltre quell'attivismo secolare da ONG. Il cristiano è chiamato a unirsi a Cristo per essere veramente cristiano. A prendere ogni giorno quella scelta nonostante la propria condizione umana, i propri limiti e le proprie cadute. Ogni mattina quando apri gli occhi, o anche prima, ricordati del Padre tuo che sta nei cieli e con gioia intona il Padre Nostro, un Ave Maria, un Angelo di Dio, aggiungendo sempre poi la tua preghiera personale. La sera fai lo stesso esaminando la tua giornata e riproponiti di essere una persona migliore per quella che verrà. Esistono migliaia di libri sul cristianesimo dove si trova tutto e il contrario di tutto. Come nel corso dei secoli la chiesa cattolica ha aggiunto devozioni di vario genere. Ma con il tempo più il tuo percorso spirituale andrà avanti e più tu sentirai Gesù vicino a te, perché lui lo è sempre ma noi non lo percepiamo senza la grazia della preghiera capirai che la preghiera diventerà sempre più semplice. Recitare il rosario, il saluto angelico e la preghiera di Gesù saranno tutto quello che ti servono nella tua giornata. In queste 3 preghiere c'è tutta la teologia e la grazia di cui ogni cristiano ha bisogno e può accederci liberamente in ogni momento. Con il tempo la tua preghiera diventerà un "Gesù" perché in quel nome c'è tutta la salvezza del mondo e tutto quello che un cristiano ha bisogno "Io sono la via, la verità la vita." Giovanni 14 1-6 Il gradino più alto è quando la bocca si apre ma senza più parole ma solo contemplazione quando la nostra preghiera lascia spazio alla preghiera dello spirito in noi. L'intelletto tace, il nostro angelo custode gioisce! Per facilitare la preghiera da molti anni annodo rosari manualmente. Dal classico rosario dei 5 misteri, 15 misteri, coroncine, rosario di Santa Brigida, il saluto angelico della regola della Madre di Dio tanto cara a San Serafino di Sarov. Per visitare il sito con tutti i prodotti clicca qui. Ogni anno espongo i miei rosari durante gli ultimi giorni del mercatino di Natale al Quartiere Maghetti.
Tappa Morbio Inferiore - Riva San Vitale Il cammino mariano inizia dalla chiesa della Madonna dei Miracoli di Morbio Inferiore e prosegue attraversando il parco delle bolle della Breggia per proseguire verso Castel San Pietro dove si trova la chiesa Rossa (chiusa per le chiavi domandare anticipatamente). Proseguire verso Mendrisio, San Martino attraversare la sponda del fiume Laveggio per poi continuare su via Giuseppe Motta, arrivando in centro a Riva Sa. Vitale.
Tappa Riva San Vitale Carona. Da Riva San Vitale, dopo ver visitato la chiesa con le reliquie del beato Manfredo Sattale e l'antico battistero si prosegue verso Capolago, arrivati davanti alla svincolo stradale prima della ferrovia dove si trova la Ferrovia a cremagliera del Monte Generoso, svoltare a sinistra e proseguire verso il lago. Prendere il sottopassaggio della ferrovia e proseguire in direzione di Melano, Maroggia, Bissone e Melide. A Melano si può fare un detour alla chiesa dedicata alla Natività della Madonna a Castelletto. Santuario che ci ridorda di un miracolo avvenuto nei pressi. La chiesa è aperta nei weekend durante la bella stagione. Informarsi localmente per gli orari esatti. Questa tappa è piuttosto sulla strada per evitare eccessivi dislivelli passando dai sentieri. A Bissone visitare la chiesa dedicata a San Carpoforo martire e compagni. Attraversare il ponte diga ammirando questo splendido squarcio del Ticino. Arrivati a Melide una visita alla chiesa di san Quirico e Giulietta, come alla chiesa Russa Ortodossa alla scoperta del cristinesimo orientale. La chiesa russa è aperta solo in determinati orari. Ultima fatica della giornata la salita impegnativa da Melide a Carona, tempo stimato 1h20.
Tappa Carona Lugano centro Carona offre un percorso di visita di 6 chiese. Parte di queste chiese si trovano sul percorso del cammino mariano. La chiesa dedicata alla Madonna d'Ongero e in ricordo del miracolo ad una ragazza sordomuta si trova oltre le piscine comunali e quindi è un detour. La chiesa è prevalentamente chiusa. Apre solo nei weekend nella stagione estiva. La seconda domenica di settembre è aperta con le cerimonie ufficiali. Da Carona si continua verso l'oratorio di Santa Maria delle Grazie a Ciona per poi andare in vetta del San Salvatore con il sentiero. Dopo aver visitato la chiesetta e il museo della confraternita discesa verso Pazzallo e poi Paradiso sempre dal sentiero. Arrivati in piano andare in direzione della stazione ffs di Lugano. Si passa davanti alla casa di Santa Brigida sede delle suore brigidine. Salendo verso Loreto si arriva alla chiesa dedicata alla Madonna di Loreto che quest'anno celebra un giubileo dell'aviazione. Scendere verso il lago per arrivare al LAC e alla chiesa di Santa Maria degli Angioli con i suoi bellissimi affreschi. Percorrere la via Nassa passando davanti alla chiesa di San Carlo Borromeo e poi salire la scalinata verso la Cattedrale di San Lorenzo, terminando la tappa nella chiesa di San Nicolao a Besso.
Tappa Lugano centro Convento del Bigorio Santuario di Santa Maria Assunta. Dalla chiesa di San Nicolao patrono della Svizzera si continua verso la via San Gottardo fino a Crocefisso di Savosa per poi salire a Porza, oppure svolatare al sole percorrendo le strade secondarie passando al lato del parco Vira e arrivare a Porza paese. Dalla chiesa di Porza scendere verso Cureglia prendendo la via Merter, alla Monda, Orti di Gaggio. Proseguire sulla strada cantonale fino al Parco Rusca, vistare la chiesa parrocchiale di Cureglia con le reliquie di San Charbel Makhlouf, la Madonna Polacca, la Madonna della Cintura. Proseguire verso Origlio dopo il tennis via Mottarello. Detour possibile per la chiesa di San Giorgio (informarsi sugli orari apertura). Salire a Ponte Capriasca visitare la Chiesa di Sant'Ambrogio con l'Ultima Cena. Continuare sulla strada e sentiero fino a raggiungere il convento del Bigorio.
Tappa Convento Bigorio Rivera Bironico Dal convento di Santa Maria del Bigorio proseguire sul sentiero verso i monti di Brena per scendere verso Camignolo se si desidera vedere la chiesa romanica di San Mamete fare il detour per Mezzovico (chiedere le chiavi con anticipo). Altrimenti proseguire per Camignolo e Rivera. Il sentiero è ben segnalato. I disilivelli esistenti sono sia in salita che in discesa.
Tappa Rivera Quartino Dalla stazione di Rivera ci son due varianti per arrivare a Quartino che si congiungono sul Monte Ceneri. Prendere il sentiero segnalato in stazione Quartino 2 h, oppure dopo aver fatto al spesa al discount vicino proseguire sul marciapiede in direzione nord fino a quando finisce . Dal lato destra della strada prendere la strada di campagna che vi porta al centro Federlegno Ticino, bypassare anche la protezione civile e rimettersi sulla strada cantonale. Si arriva davanti alla statua di San Carlo Borromeo. Dove si trova la stazione di benzina attraversare la strada per poi prendere il sentiero che si collega alla vecchia Montecenerina e proseguire fino a Quartino. La tappa non è lunga però essendo la pavimentazione durante un gran parte del percorso in sasso tutti disconnessi è molto esigente per i piedi. Quando il sentiero finisce e inizia la strada asfaltata con le prime case proprio nelle vicinanze dei piloni dell'alta tensione l'occhio attento vedrà oltre il delta del fiume Ticino la sagoma e i colori della chiesa del santuario della Madonna del Sasso. Momento emozionante. Per chi avesse fatto il cammino di Santiago ci sono delle similitudini con quando si arriva sul Monte Gozo alle porte della città e si vedono le guglie della cattedrale dell'apostolo. Poi si scende fino alla chiesa di Quartina dedicata a San Nicola di Bari. All'interno si trova la statua di San Michele arcangelo della grotte di Monte Sant'Angelo al Gargano in Puglia.
Tappa Quartino Madonna del Sasso Locarno Da Quartino prendendo la strada cantonale si attraversa il piano di Magadino, passando davanti alla Madonnina di Magadino. Passato l'aeroporto utilizzando le strade secondarie e i sentieri si arriva a costeggiare il lago Maggiore verso Minusio e Muralto. A Muralto la colleggiata di San Vittore merita una visita, al lato della stazione FFS di Locarno. Continuare in direzione piazza grande e svoltare in via delle monache. Visita al convento di Santa Caterina. Proseguire sulla via del Sasso per poi incominciare la via crucis che porta al santuario della Madonna del Sasso termine del cammino mariano.
La storia della Madonna del Sasso inizia con la visione della Vergine il giorno prima della festa dell'Assunzione del 1480 a Fra' Bartolo Piatti da Ivrea. Vengono quindi costruite le prime due cappelle mentre poi nel XV secolo si decide di costruire delle cappelle che ricordino la vita di Gesù, simile ad altri luoghi nella vicina Italia. Il complesso conventuale viene poi allargato e prende la sua forma verso il XVII secolo. La Madonna del Sasso è il santuario mariano più importante in Ticino. I nostri nonni si recavano a piedi. Nei secoli la statua della Madonna del Sasso è stata portata in processione per il Ticino. Dal santuario recentemente restaurato si gode di una splendida vista sul lago Maggiore, il piano di Magadino e le montagne adiacenti. Il santuario è anche raggiungibile con la funicolare oppure in autobus.
Convento del Bigorio tra i più amati dai ticinesi per la sua bellissima posizione con un panorama ineguagliabile.
La differenza tra chiese e monumenti che s'incontrano nel cammino mariano tra il sottoceneri e il sopraceneri è notevole. Bisogna ricordarsi che solo a partire da fine 19esimo secolo il piano di Magadino è stato bonificato ecco quindi la ragione di tali differenze.
Lungo tutto il percorso si trovano chiese di ogni genere. Da quelle antiche come San Mamete a Mezzovico oppure la chiesa rossa di Castel San Pietro ma anche il battistero di Riva San Vitale. A quelle più moderne come San Nicolao della Flüe a Besso o San Nicola da Bari a quartino. Ogni chiesa ha la sua storia e il suo fascino. Non perdete occasione di entrarci per ristorare anima e corpo e scoprire capolavori dell'arte, da quella semplice al quella più soffisticata. Prossimamente verrà pubblicata una lista di chiese sul percorso
In caso di necessità ecco i numeri per le emergenze Polizia 117 oppure 0848 255 555 Ticino Soccorso 144 Pompieri 118 Rega 1414
Nella chiesa parrocchiale di Cureglia nell'altare di San Giuseppe si trova l'immagine della Madonna Polacca di Kozielsk. Una copia fatta a mano in legno, un basso rilievo. La storia della Madonna Polacca di Kozielsk è legata alla prigionia dei soldati polacchi durante la seconda guerra mondiale nelle prigioni russe. A Cureglia ci sono stati diversi preti di origine polacca come anche di residenti, uno di questi fece in dono alla chiesa della sacra immagine. L'originale è conservata nella chiesa di San Giovanni Bobola a Londra UK. Papa Giovanni Paolo II ci andò in pellegrinaggio.
Proprio sopra Melano a circa un kilometro con l'immagine miracolosa della Madonna del Latte.
Negli ultimi decenni con l'immigrazione da paesi con comunità ortodosse il numero di fedeli è cresciuto fino ad arrivare alle comunità odierne che contano con fedeli nati in terra ticinese. Nel cantone sono presenti gli ortodossi russi, serbi, rumeni, greci, siriaci con i loro riti. A Melide si trova la chiesa ortodossa russa riccamente decorata secondo l'antica tradizione. Sul lato sinistro si trovano santi di tradizione russa e ortodossi mentre su quella destra si trovano i santi pre scisma del 1054 con la rappresentazione di santi che hanno vissuto in territori che oggi fanno parte della Svizzera. Che sia per un breve periodo di passaggio oppure che hanno subito il martirio qui come i legionari di Tebe guidati da San Maurizio. Per ulteriori informazioni sugli orari di apertura visitare il sito della Chiesa Russa. Nella foto la preparazione dei Santi Doni durante la Santa Liturgia nella festa di San Demetrio a Thessaloniki patrono della città nella basilica a lui dedicato luogo del suo martirio.
La chiesa della Madonna d'Ongero si trova nel bosco di faggi e castagni attraversato dal sentiero che collega Corona a Morcote. Nel cinquecento una ragazza sordomuta accompagnava la madre a far legna. Trovatasi di fronte ad un'antica cappella coperta di edera oscurando l'immagine della Madonna con Gesù bambino tra le sue braccia decise di estirpare l'erbaccia riportando alla luce del sole la sacra immagine. La Madonna ricambiò la cortesia togliendo l'afflizione della malattia alla ragazza. Una nuova chiesa venne costruita nel luogo dell'apparizione con decorazioni pregiate all'interno. Ogni anno la seconda domenica di settembre si svolge la festa della Madonna d'Ongero. Si arriva attraverso il sentiero che parte dalla piscine di Carona. Per salire alla chiesa si attraversa la via Crucis. Per gli orari della chiesa si prega d'informarsi precedentemente. La chiesa non è sul cammino ma merita il piccolo detour. La chiesa è parte integrante del percorso delle sei chiese di Carona. Al momento ci sono dei restauri in corso in varie chiese e l'accesso è limitato.
Il Pan di Zucchero dei luganesi prende il suo nome da una leggenda che racconta che durante la sua ascensione al cielo Gesù si fermò sul monte. Oggi è un'apprezzata destinazione per turisti e camminatori. Dalla vetta si gode di una vista straordinaria. In vetta si trova la chiesetta della confraternita e il suo piccolo museo che racconta la propria storia. La confraternita si occupava di accompagnare i condannati a morti che veniva poi giustiziati principalmente per impiccagione alla forca di San Martino. Il Monte San Salvatore viene attraversato dal cammino mariano iniziando la salita da Melide verso Carona per poi proseguire verso la vetta e scendere dall'altro lato verso Pazzallo fino in piano a Paradiso. La chiesetta del San Salvatore è una delle chiese del percorso delle sei chiese proposto a Carona.
Essendo un cammino dedicato alla Madre di Dio per chi volesse approfondire il mistero di Maria mi permetto di segnalare alcune letture: Trattato sulla vera devozione alla Vergine Maria di Louis Marie Grignion de Monfort. Un capolavoro in assoluto sulla devozione alla Santissima Maria. Le Glorie di Maria di Sant'Alfonso de Liguori. Un classico della letteratura mariana scritto nel 1750 e a tutt'oggi molto attuale. Tratta dei dogmi mariani nel cattolicesimo e del significato di Maria per ogni credente. L'Akathistos alla Madre di Dio è una preghiera della tradizione dei cristiani orientali. Tra le più amate. Nel mondo cattolico chi lo prega riceve l'indulgenza. Non sono a tema mariano ma sono comunque delle letture rilevanti per i pellegrini. Racconti di un Pellegrino Russo, autore anonimo. Parla della preghiera del cuore. La Philokalia con i detti dei Padri del Deserto. Un classico.
Secondo la tradizione il 29 luglio 1594 due fanciulle malate e disturbate dal demonio vennero portate a Morbio Inferiore per incontrare il prete di allora che godeva di fama dovuto ai suoi carismi. Essendo lui quel giorno assente le madri con le ragazze esauste si fermarono lo stesso a riposarsi a Morbio e decisero di pregare davanti ad un effige della Madonna dipinto sulle mura di quello che una volta era stato un castello. Grazie alla profonda fede delle madri delle due sventurate e alle loro incessanti preghiere e richieste alla Madre di Dio e per sua intercessione offerte al Padre ottenne da Lui la guarigione delle due ragazze dalla malattia del corpo e dello spirito. Ogni anno questo miracolo viene ricordato con varie messe e la processione serale. Il santuario è visitabile ogni giorno. Il santuario è anche il luogo di partenza del cammino mariano.
San Nicola von Flüe è nato nel 1417 al Flüeli ed morto al Ranft 70 anni dopo. Nonostante fosse un contadino che non avesse avuto accesso ad un'educazione scolastica i suoi valori morali e le sue capacità gli permisero una carriere politica e militare brillante. Si sposò abbastanza tardi per quell'epoca con Dorothea Wyss di Schwendi da cui ebbe 10 figli. Uomo di grandissima devozione e preghiera per tutta la sua vita alla soglia dei 50 anni chiese il permesso alla moglie di poter diventare eremita. Permesso ottenuto partì verso l'Alsazia ma durante il suo cammino una visione lo invitava a tornare da dove era partito. Visse per 20 anni senza cibarsi di nulla tranne del Santissimo Corpo di Gesù attraverso l'eucarestia. Contadini e nobili accorrevano da lui per chiedere consigli spirituali e pratici. Grazie alla sua mediazione alla Dieta di Stans del 22 dicembre 1481 si evitò una nuova guerra e il progetto di Svizzera continuò con l'annessione di altri territori, dopo aver superato la disputa tra città e campagne. Viene considerato a giusto titolo un padre della patria. San Nicolao von Flüe è il patrono della Svizzera Questa preghiera veniva recitata giornalmente da Nicolao. Mein Herr und mein Gott, Mio Signore e mio Dio nimm alles von mir, togli da me was mich hindert zu dir. tutto quello che mi divide da Te Mein Herr und mein Gott, Mio Signore e mio Dio gib alles mir, dammi tutto was mich führet zu dir. quello che mi conduce a Te Mein Herr und mein Gott, Mio Signore e mio Dio nimm mich mir toglimi a me und gib mich ganz zu eigen dir. e dammi tutto a Te.
Tra le feste religiose più sentire in Canton Ticino, soprattutto nel Mendrisiotto, ogni 27 gennaio a Riva San Vitale si svolge la sagra del Beato Manfredo Settala con la distribuzione dei pani in ricordo del miracolo dove trasformò sassi in pagnotte in un periodo di dura carestia. Le informazioni sulla vita del santo sono poche. Sappiamo che apparteneva ad un'importante famiglia milanese. Divenne prete prima e poi si ritirò a vita eremitica sul monte San Giorgio. La sua fama fece si che molti pellegrini accorrevano a lui. Morì in stato di grazia il 29 luglio 1217 e che le campane della regione iniziarono a suonare nel momento stesso del trapasso. Mi permetto di aggiungere una riflessione sul significato dell'eremita oggi come allora. Quando un/a uomo/donna si sentono chiamati a vita eremitica ci sono due possibilità o son mandati dai demoni con le illusioni e quindi destinati a fallire rischiando seriamente anche problemi psicologici visto che l'uomo è una bestia da compagnia oppure sono chiamati da Dio e quindi saranno sempre sorretti, nonostante le tribolazioni, dalla grazie di Dio. (Escludendo fatti gravi) Oggi come allora il Signore bussa alla porta di alcune persone proponendo alla loro anima questo percorso differente, per lo più in una società come la nostra visto ormai come inutile. Molto spesso i candidati, permettetemi il paragone un po' tirato, sono come gli apostoli. Gli eremiti hanno poche cose in comune tra di loro, avvolte con dei passati turbolenti. Come se quello fosse quasi una predilizione per rendere ancora più presente nella contraddizione la presenza di Dio. Spesso Gesù parlava per contrapposizione. Per assurdo rendere ovvia l'evidenza della sua presenza, nella negazione di predisposizione considerata dalla società. In altre parole se un religioso di provata morale diventasse eremita nessuno sarebbe sorpreso. Ma se qualcuno (laico) accettasse questa chiamata così radicale non solo il popolo di Dio sarebbe sorpreso ma si sentirebbe ognuno di dire la sua e dare consigli come se tutti lo avessero fatto. Ecco allora il richiamo dei Padri del Deserto a non parlare di cose che non si conoscono per esperienza propria. Accettare che il soggetto intraprenda questo cammino è anche accettare che se un giorno decidesse di tornare a vita civile come i Poustinik della tradizione russa, andrebbe bene lo stesso. Tornare nel mondo non è necessariamente un fallimento, è piuttosto un'attenta scelta basata sul discernimento del volere di Dio. La solitudine dagli uomini ma sempre nella presenza di Dio, cercando la sua unione ci porta a capire le cose in maniera più chiara. Passando attraverso determinate esperienze si capiscono meglio le cose e si ha quella compassione e sensibilità per aiutare le persone che si trovano nel momento della prova. L'eremita si ritira dal mondo ma prega per il mondo intero. Senza lasciarsi definire da esso diventa l'orecchio del dolore del mondo. Il suo tempo è dedicato alla preghiera d'intercessione attraverso la penitenza secondo le sue possibilità. L'eremita non è un animale da zoo. La sua preghiera non va mai interrotta! La visita all'eremita dev'essere di carattere strettamente spirituale per un problema veramente serio. Mentre la porta dell'eremo è molto spesso aperta, avvolte troppe, bisogna ricordarsi e rispettare al sua vocazione. Considerando anche la lontanza di questi eremi dal mondo è cosa buona e giusta portare qualcosa all'eremita di utile. Pasta, riso, tonno, alimenti a lunga scadenza saranno sempre ben accetti. Ricollegandosi a Matteo 25,35 "Avevo fame e mi avete sfamato"... Importante fare anche una differenza che ormai è andata quasi persa in occidente tra eremiti, anacoreti e poustinik.
L'Ultima Cena che si trova nella chiesa di sant'Ambrogio a Ponte Capriasca è una copia del dipinto che si trova nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano dipinta da Leonardo Da Vinci. L'affresco ticinese è tra i migliori conservati nelle varie copie sparse nei territori frequentati dagli allievi di Leonardo. La differenza principale è che ogni personaggio ha il proprio nome scritto e la visita dalle due finestre è differente rispetto all'originale. In esse si vede il sacrificio di Isacco e la preghiera al Getsemani. Oltre al grande valore artistico e culturale l'importanza dell'ultima cena nella cristianità. Gesù istituisce il mistero dei Santi Doni con il corpo e il sangue, attraverso il pane e il vino consacrati simbolo della sua eterna presenza e della salvezza offerta a molti ma non tutti.
Ci sarebbe veramente molto da dire a proposito di san Carlo Borromeo, difficile anche farne una sintesi esaustiva. Quindi preferisco scrivere solo alcuni punti importanti per lasciare al lettore e devoto di rifarsi a fonti e scritti più completi. Nasce in una famiglia aristocratica il 2 ottobre 1538 e muore il 3 novembre 1584. Partecipa al conclave a Roma. Si spende molto per la contro riforma per fronteggiare le eresie scismatiche protestanti. Le sue reliquie si trovano nel Duomo di Milano. I fedeli possono avere accesso alla cripta gratuitamente prima delle 9 del mattino dalla porta laterale lato sinistro, lato confessioni. Altrimenti a pagamento per le visite turistiche. San Carlo Borromeo ha visitato in lungo e in largo tutta la sua diocesi e di conseguenza ha solcato le terre ticinesi. Ancora oggi le nostre valli sono rito di Ambrosiano come retaggio di appartenenza alla giurisdizione ecclesiastica di Milano dell'epoca. A Lugano e a Magadino si trovano due chiese a lui dedicate mentre sul Monte Ceneri si trova una statua votiva voluta dai ciclisti.
La chiesa di San Martino a Mendrisio è tra le più antiche della regione con documenti che ne attestano la presenza dal X secolo. Nel 1684 la comunità locale ottenne il permesso di organizzare una fiera del bestiame che ancora oggi durante i giorni dell'estate di San Martino verso l'undici novembre giorno di commemorazione del santo. La chiesa è quasi sempre chiusa. Aperta durante la sagra a novembre. L'estate di San Martino deriva dalla storia del suo mantello che tagliò in due per donare sollievo a un mendicanti durante il diluvio. Dopo aver donato il mantello al poverello il cielo divenne mito con temperature sopra la media per alcuni giorni. Esistono varie versioni con diverse sfumature di questa storia. La parte importante è che Gesù gli apparve in sogno dove esclamò:" Ecco Martino il soldato pagano che mi ha rivestito!" San Martino nato in Pannonia, Ungheria e morto in Francia a Tours è un santo venerato da tutte le chiese che permettono il culto dei santi. Fu vescovo della città della Loira ma fu anche monaco e purtroppo è poco conosciuta la sua regola soppiantata molto spesso da quella benedettina. San Martino è patrono delle guardie svizzere.
Nel 1989 è stato inaugurato il nuovo altare della chiesa parrocchiale di Cureglia.Nella cerimonia sono state murate delle sante reliquie tra cui quelle di San Charbel Makhlouf. Il santo eremita monaco dell'ordine della chiesa maronita nato nel 1828 nella montagna libanese nel villaggio più alto del Libano che domina la Valle Santa, la Qaddisha. Fin da piccolo si distingue dagli altri per la sua profonda fede. Nel 1851 entra in seminario nel 1853 viene ordinato con il nome Charbel martire antiocheno della città di Edessa. Prosegue gli studi teologici a Kfifane sotto l'occhio attento del suo professore San Nemtallah al Hardini.Per 16 anni rimane nel monastero di San Maroun. Nel 1875 riceve il permesso per poter occupare l'eremo di San Pietro e Paolo. Il 24 dicembre 1898 ritorna alla casa del Padre. Il suo corpo rimane intatto per molti decenni. I miracoli ottenuti grazie alla sua intercessione non si contanto. Il 22 di ogni mese in commemorazione del miracolo a Nohad El Shami. Altri santi maroniti sono: - San Giovanni Maroun primo patriarca. - Santa Rafqa - San Nemtallah al Haridini - Beato Esphan Nehmé - Venerabile Abouna Antoun San Maroun santo monaco eremita morì nel 410 a Brad. Venerato da tutte le chiese che permettono il culto dei santi. San Giovanni Crisostomo gli scriveva per chiedergli consigli. I maroniti erano ispirati dal suo modo di vivere e praticare la fede cristiana prima di essere latinizzati con forza dal tempo delle crociate fino ad oggi. Insieme alle reliquie di San Charbel a Cureglia ci sono anche i frammenti di questi santi: - San Felice, primo Vescovo di Como. - Santa Clelia Barbieri, vergine, fondatrice delle Suore Minime dell’Addolorata. - Santa Beatrice de Silva, vergine, fondatrice dell’Ordine delle Concezioniste. - Santa Margherita Bourgeois, vergine, fondatrice della Congregazione di Nostra Signora. - Beato Pietro Berno di Ascona, martire.
Santa Brigida è nata a Finsta, a 70 km a nordest di Stoccolma, nel 1303. Appartenente a una famiglia aristocratica si sposò con Ulf Gudmarsson da cui ebbe otto figli, tra cui Caterina che a sua volta sarà dichiarata santa dalla chiesa cattolica. Dopo la morte del marito si sposterà a Roma. Fu terziaria francescana prima di fondare il suo ordine con una sua regola poi approvata dal Papa. Influenzerà la scelta del Papa di lasciare Avignone per tornare a Roma. Dedicherà la sua nuova vita ai poveri e ai numerosi pellegrinaggi. Infatti andrà a Santiago de Compostela, nelle principali città italiane dove sono presenti reliquie importanti e in Terrasanta. Morì a Roma il 23 luglio del 1373. Santa Brigida è stata una grande mistica. Tra i suoi insegnamenti ci sono: - le 15 preghiere da recitare ogni giorno per un anno. - le 7 orazioni da recitare ogni giorno per 12 anni. - il rosario brigidino. Chi prega queste devozioni riceverà grandi grazie spirituali e non solo nel corso della sua vita e al momento del trapasso. Il 7 ottobre 1391 viene dichiarata santa dalla chiesa cattolica. Santa Brigida è stata dichiarata compatrona d'Europa, oltre a essere patrona per pellegrini, viaggiatori e la Svezia. A Paradiso si trova la casa delle suore brigidine. Nella foto la camera del convento di Piazza Farnese a Roma dove Santa Brigida è tornata alla casa del Padre.
A grande richiesta è stato introdotto un passaporto per il pellegrino per poter porre i timbri delle parrocchie visitate. Al momento è in stampa e sarà disponibile a inizio giugno. Per la grafica è stata scelta un'icona stilizzata, mentre le pagine interne hanno la griglia per i timbri. Il passaporto può essere richiesto in anticipo tramite il nostro formulario di contatto.
Rosari, coroncine e chotki annodati a mano Chi desiderasse acquistare un rosario o un chotki annodato a mano in grani di legno di ulivo oppure legno colorato semplicemente invii la propria richiesta per ulteriori informazioni con i dettagli della propria preferenza attraverso il formulario di contatto o per email. Vi ricontatterò con tutte le opzioni e costi. Annodo qualsiasi tipo di rosario, coroncina e chotki secondo la tradizione cristiana.
Durante il percorso del cammino mariano oltre le chiese si passerà vicino a diversi cimiteri. I cimiteri raccontano un pezzo della nostra storia. Alcune tombe sono proprie opere d'arte. Ma i cimiteri non dovrebbero mai essere semplicemente un luogo dove si mette una carcassa d'uomo e dove si portano i fieri. "Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai". si legge nella Genesi 3, 19. Uno spunto per meditare sulla propria vita prima che scada il tempo. I cimiteri sono soprattutto un luogo dove i defunti aspettano la risurrezione del corpo. Dove i nomi che leggiamo sulle lapidi aspettano le nostre preghiere per la purificazione della loro anima. Ecco quindi che è sempre buona cosa quando si passa al lato di un cimitero di iniziare un eterno riposo. La preghiera in italiano: L'eterno riposo, dona loro, o Signore, e splenda ad essi la Luce perpetua. Riposino in pace. Amen.